L’Itinerario del Camino Francés fu definito nell’XI secolo grazie all’impegno di Sancho III il Grande, Sancho Ramírez di Navarra e Aragona, Alfonso VI e altri re di Castiglia, León e Galizia.
Il Cammino di Santiago entra dal nord della penisola iberica (Pirenei, dove avvenne il famoso Canto di Orlando nel suo ritiro verso la Francia con suo zio Carlo Magno), attraverso quattro vie provenienti dalla Francia: la via Tolosana (che parte da Arles), la via Podiense (che inizia a Le Puy), la via Lemovicense (con origine a Vézelay e sosta a Limoges) e la via Turonense (da Parigi con sosta a Tours).
Tre di queste vie: Parigi-Tours, Vézelay-Limoges e Le Puy-Conques attraversano i Pirenei tramite Roncisvalle, definendo il Cammino Navarro. La quarta: Arles-Tolosa passa per Somport e prosegue fino a Jaca, nota come il “Cammino Aragonese”.
L’itinerario del Camino Francés, con un tracciato di 770 chilometri, è senza dubbio il più popolare, con maggiore tradizione giacobea e più frequentato da pellegrini di tutto il mondo. Riconosciuto come primo Itinerario Culturale Europeo e dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 2004. L’inizio della rotta in territorio spagnolo avviene dalla località di Roncisvalle, attraversa Pamplona e si unisce al Cammino Aragonese a Puente la Reina (Navarra). Questa zona è caratterizzata da foreste di faggi e pini, profumi di uva, così come vaste pianure che si estendono fino alle montagne ricche di querce e castagni della Galizia.
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Sul nostro cammino si ergono storiche e leggendarie città
Estella/Lizarra, dove le Reliquie di Sant’Andrea meritano una menzione speciale e una sosta obbligatoria; Logroño, Nájera, con la famosa Collegiata di Santa Maria La Real; Burgos, un importante centro del Cammino. Altre città di rilievo sono: Santo Domingo de La Calzada con la sua famosa leggenda del gallo, e Castrojeriz.
Una volta nella zona di Palencia, Frómista ci incanterà con la sua Chiesa romanica di San Martín; Carrión de los Condes, con lo spettacolare Monastero di San Zoilo (che ospita il miglior chiostro gotico del mondo) e infine Sahagún con la sua vivace storia cluniacense.
Giungiamo a León accompagnati dalla magnificenza gotica della sua Cattedrale e dagli affreschi romanici del Pantheon Reale di San Isidoro.
Proseguendo verso la Galizia, raggiungiamo la città di Astorga, dove il Camino Francés confluisce con la Via de la Plata, lasciando tracce ancora visibili della presenza romana nella penisola e delle opere di Gaudí.
A Ponferrada, bastione templare, possiamo visitare il suo imponente castello.
Se le forze ci impediscono di proseguire il nostro pellegrinaggio, a Villafranca del Bierzo possiamo richiedere l’indulgenza e il Giubileo nella Chiesa di Santiago, che gode di questo privilegio fin dall’antichità. È conosciuta come la “piccola Compostela”, e nell’Anno Santo 2021 possiamo usufruire di questo privilegio.
Prima di arrivare in Galizia, entriamo nella magica Valle del Valcarce, dove si trovano i mitici Castelli di Sarracino e Autares.
L’ingresso in Galizia avviene attraverso il passo di montagna di O Cebreiro (culla della leggenda del Santo Graal galiziano), dove il panorama ci affascina, nonostante sia una delle tappe più difficili del Camino Francés, da Villafranca del Bierzo a O Cebreiro.
Dall’alto ci restano “solo” 152 km per raggiungere la nostra tanto attesa meta: Santiago de Compostela e la sua Cattedrale, pronte ad accoglierci per darci il tanto desiderato abbraccio all’Apostolo Santiago.
Se tutto il tracciato del Camino Francés suscita grande interesse tra i pellegrini, il tratto con maggiore affluenza e concentrazione è quello da Sarria a Santiago, dato che la località di Sarria rappresenta il punto minimo per certificare di aver percorso almeno gli ultimi 100 km a piedi del Cammino di Santiago e ottenere l’ambita “Compostela” presso l’Ufficio di accoglienza del pellegrino.