Il Portico della Gloria della Cattedrale di Santiago de Compostela è la massima espressione dell’arte romanica in Spagna e nel mondo, costruito in marmo e granito.

CHE COS’È IL PORTICO DELLA GLORIA?

Lasciati impressionare! Non si tratta solo di un ornamento decorativo (anche se le foto che scattate testimoniano bene ciò), ma è anche un documentario visivo di tutta la Bibbia. È una rappresentazione della Storia della Salvezza, per questo sono scolpiti i principali passaggi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il culmine si trova in Gesù Cristo, situato al centro, unico mediatore tra noi e il Padre, che apre la strada ai giusti per far parte della Gloria celeste. Sotto il Signore si trova l’Apóstolo Santiago, che così viene indicato come il ricevente degli insegnamenti del Messia e anche come trasmettitore del suo messaggio.

È stato progettato dal suo autore affinché il pellegrino comprendesse, alla fine del suo viaggio, il senso della sua peregrinazione e della sua vita. Credente o no, ti invitiamo a percorrere ogni statua scoprendo il suo significato. Non sarà una perdita di tempo, ma la culminazione dei chilometri percorsi, indipendentemente dal percorso scelto: Cammino Francese, Cammino Portoghese, Cammino Inglese, Cammino del Nord, Cammino Portoghese Costa e Cammino Primitivo.

Tutti i cammini portano a Roma, ma arrivano anche a Santiago de Compostela, è ora di godersi la capitale galiziana e la sua imponente Cattedrale!

OPERA CULMINE DELLA SCULTURA ROMANICA

Il Medioevo prova nella città di Santiago l’animazione delle figure. Il simbolismo medievale qui si realizza attraverso un insieme scultoreo in cui le figure parlano, cantano e costituiscono una vera atmosfera mistica e religiosa. Il suo autore è il Maestro Mateo, architetto di Fernando II di León, che è riuscito a plasmare nella pietra un denso messaggio teologico. Un’opera molto legata alla storia del Cammino di Santiago.

Portico de la gloria

DOVE SI TROVA IL PORTICO DELLA GLORIA E CHI LO HA REALIZZATO?

Si trova situato nell’ingresso occidentale, che è quello principale della Cattedrale di Santiago.

Opera realizzata dal Maestro Mateo e dai suoi discepoli alla fine del XII secolo, si pensa tra il 1168 e il 1188. È composto da tre archi, il centrale è il principale, diviso da un parteluz che rappresenta lalbero di Iesse (albero genealogico di Gesù Cristo).

ELEMENTI CHE COMPONGONO IL PORTICO

Come principali elementi di questo parteluz si trovano, nella sua parte frontale, il Capitello rappresentante la Trinità, la figura dell’Apóstolo Santiago, seduto, e un altro capitello che rappresenta le tentazioni di Cristo.

Nella parte posteriore di questo parteluz, si trova la figura inginocchiata che, sembra, rappresenti il Maestro Mateo, guardando verso l’interno del tempio, in atteggiamento di sottomissione e umiltà. La leggenda narra che questa figura fosse inizialmente situata nella parte frontale del portico, ma che, a causa della rabbia dell’arcivescovo, fu costretto a trasferirla nella sua attuale posizione; altre versioni credono che fosse lo stesso Maestro Mateo a mettersi in tale posizione come atto di ringraziamento.

Nel timpano dell’Arco Principale, nella parte centrale, si trova un “Cristo in Maestà” (con le braccia aperte e le palme rivolte in avanti). Ai suoi lati si trovano i 4 Evangelisti (San Marco, San Matteo, San Luca e San Giovanni), accompagnati dalla loro rappresentazione simbolica (Leone, Cassa delle imposte, Toro e Aquila, rispettivamente). Accanto agli evangelisti si trovano, nella parte superiore sinistra, il popolo di Israele e nella parte destra, parte del popolo non peccatore.

Nella parte superiore dell’Arco del portico della Gloria si trovano i 24 Anziani dell’Apocalisse, con i loro strumenti musicali.

Nel lato sinistro dell’arco, come rappresentazione dell’Antico Testamento, si trovano i profeti (Daniele, Geremia, Isaia, Mosè) e nel lato destro, come rappresentazione del Nuovo Testamento, si trovano gli apostoli San Pietro, Santiago, San Giovanni e San Paolo.

Per quanto riguarda gli altri due archi, che non dispongono di timpano, nel complesso scultoreo del Portico della Gloria, nell’Arco laterale sinistro, sono raffigurate scene del Paradiso terrestre e nel lato destro scene del Giudizio finale.

PORTICO DELLA GLORIA ATTUALE

Il Portico della Gloria attuale non è del tutto originale, poiché alcune delle sue figure originali sono state rimosse quando fu costruita la facciata attuale dell’Obradoiro, e possono essere visitate nel Museo Catedralicio.

Il portico originale era completamente policromato, fino al 2020 rimanevano solo resti di pittura in alcuni punti, ma una grande restaurazione sia della Cattedrale che del suo Portico ha restituito la spettacolarità di un tempo.

santo dos croques

ESISTE UNA TRADIZIONE PROIBITA ALL’ARRIVO AL PORTICO DELLA GLORIA?

Tradizionalmente i pellegrini dopo aver fatto il Cammino di Santiago da Sarria, e giunti a Santiago de Compostela, entrando nel Portico, posavano la mano in una cavità ormai deformata da tanti pellegrini nel corso della storia. Questo gesto simboleggiava il desiderio di entrare a far parte dei seguaci di Gesù. Oggi tale gesto non è più possibile per motivi di conservazione.

Dietro al parteluz si trova la figura del Santo dos croques (Santo dei colpi), la tradizione dice che si tratta dello stesso Maestro Mateo, architetto della basilica e scultore del portico. Gli abitanti di Santiago e soprattutto gli studenti compostelani battono tre colpi con la testa per chiedere saggezza e comprensione. Questa tradizione è continuata fino al 2007, anno in cui l’intero insieme scultoreo è stato protetto per evitare il deterioramento dell’opera.

Allo stesso modo, tra i pellegrini, esisteva la tradizione di toccare il parteluz con la mano in un punto preciso della colonna, un gesto che ha causato un grave usura della colonna, osservabile chiaramente nel vuoto e nella figura di una mano.

Recentemente, nel 2018, è stato riaperto il Portico della Gloria, dopo essere stato chiuso al pubblico per 10 anni, a causa di una profonda restaurazione integrale dell’intero complesso architettonico della Cattedrale di Santiago, che ha restituito a questa meraviglia universale tutta la policromia di un’altra epoca. Ogni momento è sempre stato buono per fare il Cammino di Santiago organizzato, ma dopo la restaurazione del Portico, della facciata della Cattedrale e del suo interno, non ci sono più scuse per fare pellegrinaggio nella terra santa.