La Real Colegiata di San Isidoro di León è uno dei complessi romanici più importanti del mondo, con gli “affreschi” del suo Pantheon Reale considerati come la “Cappella Sistina del Romanico”, data l’incredibile bellezza e la conservazione delle sue pitture. Al suo interno sono sepolti 11 re, 12 regine, nonché infanti e numerosi nobili.

Le aziende per il Cammino di Santiago organizzato come Viajes Mundiplus raccomandano a tutti i pellegrini che passano per León provenienti dal Cammino Francese con partenza da Roncesvalles, o che iniziano direttamente il pellegrinaggio dal Cammino di Santiago da León, di non perdere questa gemma del romanico, così come la sua meravigliosa Cattedrale gotica.

ORIGINI DELLA COLEGIATA DI SAN ISIDORO DI LEÓN E DELLA SUA CAPPELLA SISTINA

Le sue origini risalgono alla fine del IX secolo e all’inizio del X secolo, ai tempi del re Alfonso V, a partire da una costruzione primitiva e successiva riunificazione, come pantheon reale, dei monasteri di San Giovanni Battista e San Pelayo.

Nel XI secolo, il re Fernando I di León e sua moglie doña Sancha scelsero questo complesso per unificare i vari pantheon reali esistenti; da questa decisione nacque la, precedentemente citata, “Cappella Sistina”.

RELIQUIE DI SAN ISIDORO

Per dare rilevanza e importanza a questa nuova costruzione, chiesero al re Al-Mutadid i resti del corpo di Santa Giusta, ma, non riuscendo a ottenerli, in cambio ricevettero le reliquie di San Isidoro, da cui deriva il nome dell’attuale Colegiata di San Isidoro,

Il trasferimento avvenne tramite la Via della Plata, partendo da Siviglia, arrivando a León il 22 dicembre dell’anno 1063.

San Isidoro, martire cristiano – Dottore della Chiesa e delle Spagne – è considerato “pedagogo d’Europa” e tra le sue numerose opere si trova la famosa “Etimologie”.

ELEMENTI ARCHITETTONICI

La Chiesa/Colegiata romanica è composta da tre navate, un transetto sporgente e un’abside tripla, con la centrale che fu persa verso la fine del Medioevo per essere trasformata in gotico, secondo i criteri dell’epoca influenzati dal Cammino di Santiago.

PORTI D’INGRESSO: PORTA DEL CORDERO E PORTA DEL PERDÓN

La Porta del Cordero costituisce l’accesso principale alla basilica e si trova nella parte meridionale della chiesa; su entrambi i lati, possiamo osservare le sculture di San Isidoro e San Pelayo e, nella parte superiore, compaiono i segni zodiacali, così come riferimenti a vari peccati. La zona centrale mostra scene del sacrificio di Isacco e, nella parte superiore, un medaglione con “l’Agnello di Dio”, sorretto da due angeli.

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La Porta del Perdón, attribuita al Maestro Esteban, fu costruita successivamente alla Porta del Cordero. Il suo nome deriva dalla prerogativa di perdonare i peccati a tutti i pellegrini che percorrono uno dei itinerari del Cammino di Santiago, durante gli anni Giacobei e che entrano nella basilica attraverso essa. Contiene al centro tre scene della morte, resurrezione e Ascensione di Gesù Cristo. Ai lati della porta si trovano le figure di San Pietro e San Paolo.

TORRE DEL GALLO

Costruita nel XII secolo (anno di consolidamento della storia del Cammino di Santiago), faceva parte delle mura romaniche. Come culminazione della torre si trova una banderuola con una replica del suo “famoso gallo”. L’originale, realizzato in rame placcato oro, si trova nel Museo della Colegiata, si pensa che risalga alla fine dei secoli VI o VII.

PANTHEON REALE

Oltre alle tombe reali, possiamo evidenziare i capitelli, tra i quali si trovano quelli che rappresentano il sacrificio di Abramo, l’asina di Balaam, la resurrezione di Lazzaro e la guarigione del lebbroso, come pezzi più importanti del complesso.

Come abbiamo detto prima, il gioiello della Colegiata di San Isidoro è il Pantheon Reale, con i suoi affreschi (pitture realizzate all’uovo su uno strato di stucco), realizzati nei secoli XI-XII, che si distinguono per la loro straordinaria conservazione. Furono commissionati, molto probabilmente, da Doña Urraca, figlia dei Re Fernando e Doña Sancha.

Gli affreschi iniziano con una vasta rappresentazione cronologica degli eventi più importanti del Cristianesimo, come l’Annunciazione dei Pastori e si concludono con la Crocifissione di Gesù Cristo. Tra tutte le scene rappresentate, vogliamo sottolineare il Cristo in Maestà e il calendario agricolo, in cui ogni mese è rappresentato simbolicamente dall’attività agricola o pastorale che si svolge prioritariamente in quel periodo e l’Apocalisse di San Giovanni, situata nella volta centrale, così come la scena dell’Ultima Cena. Va detto che per facilitarela comprensione di tutte le scene, erano presenti iscrizioni al loro interno.

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MUSEO DELLA CATTEDRALE DELLA COLEGIATA DI SAN ISIDORO

Nel museo si trovano i seguenti pezzi di enorme valore artistico e culturale:

CALICE DI DOÑA URRACA

Pezzo in onice (agata) – datato I secolo d.C. – nonché pietre preziose e oro, donato da Doña Urraca, con un’iscrizione che ne testimonia la donazione: “In Nomine Domini Urraca Fredinandi” (in nome del Signore, Urraca figlia di Fernando)

ARCA DI AVORIO

Costruita in legno, nel 1059, per ordine dei Re Fernando I e doña Sancha, per custodire le reliquie di San Giovanni e San Pelayo. Decorata con pezzi di avorio che mostrano i dodici apostoli, come figure più rappresentative.

ARCA DEGLI SMALTI

Costruita in legno e lavorata con lastre di rame, a metà del XII secolo nella città di Limoges, con rappresentazioni degli Apostoli, la Crocifissione e il Tetramorfo.

ARCA DI SAN ISIDORO

Realizzata con lo scopo di trasferire, da Siviglia, le reliquie di San Isidoro nel 1063. Arca in legno rivestita di argento dorato e lavorato, con scene del Genesi. L’interno è ricoperto da lussuosi tessuti arabi.

Va sottolineato l’enorme significato che ebbe per la città di León e, di conseguenza, per la Colegiata di San Isidoro, la decisione di Fernando II, nel XII secolo, di modificare l’itinerario che fino ad allora seguivano i pellegrini diretti alla tomba dell’Apostolo Santiago, deviandolo per León, anche per la presenza della sua corte. Se non hai abbastanza giorni per iniziare il tuo Cammino da León ti consigliamo di fare il Cammino di Santiago organizzato da Sarria, benché perderai questa gemma architettonica, ma in cambio avrai un’altra gemma di maggior valore e grandezza come la maestosa Cattedrale di Santiago.